Tracklist:
01. welcome to hell
02. headcase
03. the unknown
04. damage
05. skullfucker
06. the fine art of killing yourself
07. empire
08. rhythm & hate
09. stormbreaker
10. m15
11. crown of thorns
12. do unto others
13. sie bringen mich um
14. animal
15. we gave till we bled
16. welcome to hell (reshanked by manufactura)
17. the fine art of killing yourself (refined by tonikom)Il nuovo album dei Terrorfakt arriva (o meglio arriverà a fine Agosto) dopo una lunga attesa dal debutto "Cold Steel World" che aveva ricevuto un ottimo responso.
Le sonorità del combo statunitense non hanno subito grossi cambiamenti in questo tempo ed il loro ritorno è una garanzia per i loro fans, tra cui mi ci metto pure io.
L'album si compone di ben 15 pezzi e due remixes per un totale di circa 74 minuti di musica... ma non c'è tempo per annoiarsi.
L'incedere dei brani è incalzante, il ritmo scandito da beats meccanici precisi e violenti e come da sempre nelle loro composizioni la propensione al dancefloor è evidente.
A differenza di altri acts europei la caratteristica principale che salta fuori dall'ascolto di "Teethgrinder" è la linearità di un vero e proprio assalto sonoro, paragonabile forse alle cose più dirette dei Feindflug o più semplicemente, a ciò a cui i Terrorfakt stessi ci hanno abituato ad ascoltare.
Difficile trovare un pezzo che spicchi sugli altri talmente il lavoro è monolitico (ma non ripetitivo) ad eccezione dell'intermezzo "Empire" dal quale si riparte con la successiva "Rhythm & Hate", titolo azzeccatissimo per descrivere il mood creato dalla band in questo lavoro tutto odio e ritmo, un rave industriale in cui immergersi e dal quale uscirne scossi e frastornati.
In chiusura ci sono prima la manipolazione di Manufactura al brano di apertura "Welcome to Hell" che lo rendono meno freddo ed ancora più carico di violenza e rumore, poi Tonikom opera su "The Fine Art of Killing Yourself" calmando le acque con una rivisitazione intelligente e raffinata, con inserti breakkati che pur cambiando volto alla composizione originale ne mantengono inalterato lo spirito industriale.
Un grandissimo ritorno!
www.terrorfakt.com
ed io che pensavo ne andassi matto!
,il senso non è quello che hai capito tu