Tracklist:
01. Intro mp3
02. Cyberworld mp3
03. Last Resort- Suicide mp3
04. Feel it mp3
05. Hypocrisy mp3
06. Instrument of the death mp3
07. Deep mp3
08. Small wheel mp3
09. Sowing the seeds of violence mp3
10. Strange day mp3
11. Wake up mp3Alla prima lettura della bio, e confondendoli con una band insulsa di cui non ricordo il nome, mi sono detto "oddio, l'ennesimo ed inutile album darkelectro".
Invece no, niente cloni di Hocico e Suicide Commando, niente harsh ebm che ormai ha saturato il mercato e stancato gli ascoltatori, con i To Avoid la definizione "darkelectro" assume i connotati dello scorso decennio.
"Voyage into the past" non è infatti un titolo scelto a caso e rispecchia da subito la volontà di grandT e M.a.r.c. di attingere a piene mani dal proprio background fatto di yelworC, Leaether Strip, FLA, ecc...
Dopo un
ep gratuito dal titolo "Maiden Voyage" il debutto del duo tedesco esce con un package volutamente minimale: niente bonus material, niente confezioni scintillati, solo musica.
L'ascolto dell'album appagherà molto probabilmente i nostalgici di certe sonorità che comunque con questa ondata di reunion (Leaether Strip su tutti) sembra voler tornare a riconferire un valore diverso alla definizione "EBM".
Dopo ottima l'opener "Cyberworld", ci pensano le successive "Last Resort Suicide" (ma solo io ci sento :W: qui dentro?) e "Feel it" a dissipare ogni dubbio in merito alle intenzioni dei To Avoid.
Ogni canzone pare un tributo ad un artista del passato (si fa per dire!), come "Deep" in cui si fanno sentire gli echi di yelworC, ma tutto rivisitato in chiave "moderna".
"Voyage into the past" è un album immediato e semplice che non ha pretese di innovazione, non vuole sconvolgere e a tratti risulta anche abbastanza impersonale... ma ce lo avevano detto già nella biografia, no?
Prendere o lasciare, decidete voi se seguire i To Avoid in questo viaggio nel passato
http://www.toavoid.de/
