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| Questa intervista nasce dal desiderio di Electroworld di entrare nel mondo di quelle persone che nei fine settimana ci allietano le serate nei clubs, facendoci dimenticare per un paio d’ore o più le svariate menate che ci portiano dentro durante la settimana e che sfoghiamo sulle dance floor della nostra penisola. Non vedo questa figura come un semplice traghettatore del weekend, ma quando il lavoro che porta avanti è fatto bene, il Deejay diviene inconsapevolmente la terapia ideale dei nostri malumori Quante volte ci siamo trovati ad affrontare un venerdì o sabato sera nero e poi entrati nel nostro club preferito è bastato che il Deejay mettesse una canzone che non si sentiva da tanto, che ci ricorda momenti belli, che ci fa venir voglia di ballare e quel viso scuro che avevamo stampato in faccia, divenisse un sorriso e gioia di divertirsi? Beh, a me è successo svariate volte, com’è successo anche il contrario, di trovarmi a serate gestite da Deejay incompetenti che mi hanno fatto scappare anzitempo dal locale. Il deejay, quando sa davvero il fatto suo, è la persona più indicata per farti conoscere le bands e i dischi nuovi e allora per una volta la parola a loro, un viaggio dietro le consolle di tutta Italia, dei locali più significativi del momento, per capire come il Deejay vive le proprie serate e le proprie emozioni, fra consigli ed osservazioni oculate. Abbiamo selezionato tre dei Deejay italiani che a nostro parere, stanno smuovendo il mondo dei clubs proponendo serate alternative ed innovative del mondo EBM / industrial. A Voi l’intervista tripla di Antares (Zoe Club – Milano), Azrael (Alien – Roma) e Dj Nox (Rocknet – Napoli).
Per incominciare vi chiederei di presentarvi ai lettori di Electroworld, elencando i vostri gusti musicali, le esperienze e il genere proposto nei vostri dj set.
Antares: Ciao a tutti, sono Antares. Darò una risposta piuttosto lunga a questa domanda, e sarò breve in quelle successive. Mi piacerebbe cominciare questa intervista autocitando il mio pensiero di qualche anno fa:
Nell' ottobre 2001, comparve sul sito di un noto locale milanese il seguente manifesto, che all' epoca mi piacque chiamare POETICA DELLE SERATE DOMENICALI:
Imposterò il discorso sulla ricerca di risposte a domande che mi sono posto in anni di esposizione volontaria della mia psiche a sonorità oscure, sonorità che hanno toccato le corde più profonde e nascoste del mio spirito... Ho sempre vissuto l' essere dj un pò come una missione... Credo che ciò che sto per scrivere sia condiviso da molti colleghi del settore, sicuramente lo è da Virus e Manuel, miei compagni di viaggio da molto e per molto tempo...
CAP. 1 : DARK vs ELECTRO, l' eterna disputa Le serate sono troppo EBM, mettete più dark e affini... Il TRIUMVIRATO ...Read the whole post... |
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