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Alter Ego - Transphormer, Album [10/05/04]

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F.L.A.
view post Posted on 20/7/2005, 18:50 by: F.L.A.     +1   -1




Alter Ego - Transphormer
(Klang Elektronik)



Tracklist
01. Rocker
02. Tubeaction
03. Beat the Bush
04. Daktari
05. Vincent Van Dance
06. Gate 23 (Lost On Arrival)
07. Nasty Dollars
08. Satanic Circus
09. Raw (Sie Liebt Dich)
10. Transphormer

Release Date
10th May 2004

Buy it on Juno Download
Alter Ego - Transphormer


Links
Artist: Discogs
Label: Website | Facebook


lo so che non è nuovo (2004) ma questo disco mi piace troppo, tant'è che ho scritto questa piccola recensione..e per chi ancora non l'ha sentito, direi che è giunta l'ora :)

ALTER EGO
TRANSPHORMER
KLANG ELECTRONIK 2004

Alter Ego e' la sigla del progetto capitanato da due personaggini gia' da tempo attivi nella scena electro tedesca, ovverosia Roman Flugel e Jorn Elling Wuttke; dopo svariati lavori di remix e un album mi pare nel 1994 ( che non ho ancora avuto modo di sentire) i due nel 2004 hanno dato alla luce questo Transphormer, lavoro che rimane una delle produzioni in assoluto piu' importanti degli ultimi anni in ambito elettronico.
Se gia' addetti ai lavori e frequentatori di club conoscono benissimo questo grande duo grazie al singolo "Rocker", diventato gia' culto in centinaia di piste di tutta Europa, solo di recente una certa attenzione e' stata rivolta alla produzione di questi due signori tedeschi; attenzione confermata, per esempio, dalla bella intervista pubblicata sull'ultimo numero di Blow Up.
Transphormer, sinteticamente, e' un disco di squadrati e possenti beat electro/techno, mischiati e amalgamati a svariate influenze: synth in piena atmosfera 80's, fraseggi iperacidi, riff rocknroll, spirito punk e reminescenze disco; cose che dette cosi' possono sembrare niente di nuovo ma il modo in cui gli Alter Ego fondono tutti questi elementi èe' in assoluto unico e disaramente per la semplicita' e il feeling che riescono a trasmettere.
Vero e proprio disco crossover, con le palle, che parte dall'anthem "Rocker"; beat iniziale electro/techno con basso pulsante che ricorda la mitica Flat Beat di Mr Oizo che pian piano lascia insinuare improvvisi squarci acidi di synth, preambolo all'inarrestabile cavalcata 80's che regge tutto il brano. Ascoltare questo pezzo e' come far convergere in un solo pezzo almeno 20 anni di produzione dance/electro sorretta però da uno spirito punk costante; il successo che ha riscosso a sorpresa e improvvisamente, suonato dai migliori dj dei club piu'importanti di Europa, e' la logica conseguenza di tutto questo.
Con Tubeaction la situazione si calma: beat piu strettamente electro, scarno, essenziale e folate di synth avvolgenti ed ipnotici; episodio di transizione, perche' con la seguente Beat The Bush ( gran titolo ) si torna a respirare l'atmosfera di Rocker, con base serrata electro/techno e riff continui, a sugellare un connubio irrestibile tra dance e un'attitudine rock sempre presente in tutto il disco, a partire dalla scelta di ogni suono che, anche se sintetico, rimane sempre sporco, ostinato, penetrante e in una qualche maniera "vivo", come se uscisse da strumenti suonati veri e propri.
Daktari parte poi rilassata, percussiva ma non potente, per poi lasciare spazio a un 4/4 spinto e ostinato su cui si accompagnano semplici e iterati fraseggi ritmici; Vincent Van Dance torna a far muovere il corpo con echi disco e piccoli arpeggi eighties, il disco scorre via con una facilita' incredibile, e si arriva alla breve Nasty Dollars, 3 minuti di esercizio cerebrale a base di soli synth e tastiere, si respira un po' un'aria da Suicide, si tratta della quiete prima della tempesta.
Tempesta che arriva , appena dopo il simpatico rockeggiare di Nasty Dollars, con Satanic Circus, : in assoluto IL pezzo dance degli ultimi 5 anni: marzialissima e squadrata base techno, inesorabile, cattivissima, con basso pulsante, che sembra volerci inghiottire e trascinare in questa macchina tellurica, senza sosta, sorretta da una serie semplice ed efficacissima di fraseggi iperacidi di synth, variati e riproposti ossessivamente per tutta la durata del pezzo. Capolavoro, sicuramente il pezzo piu' bello di tutto il disco.
Le successive Raw e Transphormer, dopo tutto questo, non accennano la minima resa o riposo; ancora techno/electro trascinante, incisiva costruita e assemblata con piccoli ma perfetti elementi, curati nei minimi dettagli, la seconda poi addirittura sconfina in vagheggiamenti acidtechouse, quando magari ci si aspettava un finale rilassato, chill out, per far riposare il corpo, messo veramente a dura prova da questo disco, che rimane una delle cose piu' belle, personali ed originali mai sentite almeno negli ultimi 5 anni.

Edited by Luca EW - 14/2/2013, 22:41
 
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