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[CD] ISZOLOSCOPE - The Edge Of Certainty, [2010] Ant-Zen

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Chemnitz
view post Posted on 28/11/2010, 16:49     +1   -1




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Tracklist:
1 First Transcendental Component (Featuring Norad) 8:30
2 Flatline Receiver 6:35
3 The Edge Of Certainty 5:44
4 Second Transcendental Component 5:28
5 In The Face Of Descent 7:04
6 When All You See Is Light 6:58
7 L'Imaginaire De La Fin 6:31
8 Inseparable From The Void 6:09
9 Third Transcendental Component 7:52

Links:
www.iszoloscope.net
www.myspace.com/iszoloscope

Il nord America continua a far parlare positivamente, sia per il fermento generato da nuove realtà legate alla scena industrial, sia perchè l'ormai affermato "Kinetik Festival" di Montréal è diventato uno degli appuntamenti imperdibili per ogni appassionato di musica elettronica. Con Iszoloscope restiamo nel Quebec, in Canada, per parlare di uno degli album più affascinanti ed intriganti uscito nel corso di questo 2010. Yann Faussurier e i suoi vari collaboratori (tra cui Guillaume Nadon, che è anche la mente di Memmaker) sono tornati dopo tanti anni di assenza e lo hanno fatto anticipando questo full-lenght prima con un EP pieno zeppo di ottimi remix e qualche inedito ("Beyond Within"), poi con un altro EP stavolta in free download ("Beyond Within And So On"). Ma parliamo di questo "The Edge Of Certainty", che si stacca in parte dal passato di Iszoloscope, dominato principalmente da composizioni di marca rhythmic noise o addirittura ambient (ricordo due lavori molto diversi tra loro ma di grande intensità come "Au Seuil du Néant" del 2003 e "Les Gorges Des Limbes" del 2004); oggi Iszoloscope è una macchina che si divide tra industrial technoide ed oscuri tribalismi che strizzano l'occhio ai This Morn'Omina, senza mai perdere di vista le origini musicali del progetto. Il primo brano infatti è vicino alla dark-ambient e rappresenta l'introduzione perfetta per la successiva "Flatline Receiver", che mostra subito potenzialità da dancefloor e trame elettroniche spaventosamente belle. Superata la discreta ma non fondamentale title-track, ci imbattiamo nella più sperimentale "Second Transcendal Component", un episodio che riporta in mente le cose di "The Audient Void", l'ultimo sussulto di Iszoloscope prima di questa nuova serie di lavori a catena (e parliamo del lontano del 2005). Con "In The Face Of Descent" arriva il capolavoro del cd, una song già assaporata nella compilation del "Maschinenfest" del 2008 ed in quella del "Kinetik" dello scorso anno, ma in versione ridotta: per chi vi scrive, uno dei brani più entusiasmanti mai usciti dalla grande famiglia "Ant-Zen" e tra l'altro un ottimo martello da ballare, dominato da un mood arcano, cupo, malsano e distorto. "When All You See Is Light" è invece un passaggio più 'breakkato', che sottolinea la varietà assoluta di soluzioni presenti in questo cd; stesso discorso per "L'Imaginaire De La Fin", dove le atmosfere rilassate vengono sfiorate da una sorta di tensione apocalittica, prima delle due perle conclusive che chiudono l'opera: "Inseparable From The Void", (che si apre con un suono inquietante simile a quello di un carillon e che mostra tutta la genialità di questo act canadese) e "Third Transcendental Component", la cornice finale che trasmette ansia attraverso sinistri rumori contaminati, un pezzo di matrice 100% industrial-ambient che ancora una volta regala emozioni a 360 gradi. C'è poco da aggiungere, questo lavoro di Iszoloscope si candida seriamente come una delle migliori uscite in casa "Ant-Zen" degli ultimi due anni, oltre a rappresentare un fantastico diversivo per una scena industrial troppo legata ai cliches della cassa dritta a tutti i costi o all'abusata e spesso ripetitiva formula del rhythmic noise. Iszoloscope è fondamentale, se si vuole ascoltare davvero qualcosa di unico. Masterpiece.
 
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:YaSu:
view post Posted on 28/11/2010, 17:08     +1   -1




Concordo pienamente. Quest'album entrerà certamente nella mia top ten di fine anno! *__*
 
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dj elettrodo
view post Posted on 28/11/2010, 17:56     +1   -1




Come detto altrove :D ...Uno di quei lavori che possiede una grande dote:diversi momenti "emotivi...

Infatti l'album si snoda tra oscuri percorsi ambient,rigorose fughe technoise e impervi sentieri "frammentati"per concludersi con Third trascendental component ,sperimentale,ruvida,"industrial:album ECCELLENTE!!
 
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Voltew
view post Posted on 29/11/2010, 13:31     +1   -1




concordo su tutta la linea...un disco totale!
 
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3 replies since 28/11/2010, 16:49   213 views
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