Tracklist:
01. הר הבית
02. Tempelberg
03. Eugenix
04. Wallfahrt (Betonkater Edit)
05. Diaspora
06. Der androgyne Held
07. For their Glory
08. Konstanzphaenomen (Blutstoerung Edit)
09. Nur ein Traum
10. Ueber Euch
11. R.A.S.S. (Minus Vier)
12. Reiscraecker
13. Abgesang
Bonus-tracks limited Edition:
14. Merciless
15. Abgesang (Northborne-RMX)
16. Maschinenstar (Minimal)
Link:
www.tyske-ludder.comIn casa 'Black Rain' i gruppi di punta sono essenzialmente due: Feindflug e Tyske Ludder. "Diaspora" quindi è un'uscita decisamente importante per la label tedesca ma soprattutto è la conferma dei grandi passi avanti fatti dai Tyske Ludder in questi ultimi anni. Parliamo di una band che ha conosciuto due fasi: la prima a metà degli anni novanta, con due album ed un EP di onesta dark-electro/EBM, poi dopo la lunga pausa, il ritorno nel 2006 con "Sojus" (sufficiente), con un nuovo EP ("Scientific Technology") e con il precedente e debordante "Anonymous", il loro miglior disco di sempre e di sicuro tra gli album EBM più intensi e violenti della scorsa decade.
Raggiunto ormai un livello di songwriting e di produzione ragguardevole, i TL ci riprovano con un disco abbastanza vario che su una formula ormai collaudata, innesta comunque piccole ma interessanti novità. L'intro ci catapulta subito nell'oscurità di "Tempelberg", ottima song che riparte proprio da dove ci eravamo lasciati: un mix imperioso di vocals grezze e graffianti (merito del solito Claus Albers) e di atmosfere che oscillano tra suggestioni industrial e vecchi rimandi alla scuola EBM di quindici-venti anni fa, il tutto però rielaborato non in forma nostalgica (ovvero l'errore compiuto da molte realtà 'old-school') ma con un gusto assolutamente personale ed intrigante. "Eugenix" sottolinea questa modernità di fondo, come se Olaf e soci vivessero in bilico tra passato, presente e futuro, in un equilibrio praticamente perfetto. Ci sono molti brani in questo album (forse tagliando un paio di episodi come "Nur Ein Traum" oppure "Ueber Euch" sarebbe stato meglio), ma il livello si assesta sul medio-alto nella maggior parte dei casi, come ancora in "Der Androgyne Held", "R.A.S.S. (Minus Vier)" o nella conclusiva "Abgesang", quest'ultima davvero splendida e trionfale, una sorta di inno che mette in luce la naturale componente teutonica del gruppo. C'è spazio anche per qualche sperimentazione, come nella buona e spiazzante "For Their Glory", dove le vocals profonde si alternano ad altre pulite, prima di un finale atmosferico che ha un non so cosa di apocalittico.
Per i fans più accaniti, è disponibile anche una versione del disco limitata (888 copie) con tre bonus-tracks: spicca soprattutto la cover dei Tilt! ("Merciless"), davvero bella, ma i Tyske Ludder ci hanno ormai abituato ad inserire una cover in ogni album. Poi è il turno di un remix di Northborne per "Abgesang", positivo ma tutto sommato non fondamentale, prima di una versione minimale di "Maschinenstar".
In poche parole "Diaspora" conferma i tre tedeschi su buoni livelli, fermo restando che si tratta di un sound indirizzato quasi esclusivamente ai cultori di una certa EBM venata di dark-electro e forti richiami alla vecchia scuola 90's, il tutto rivisitato, come già detto sopra, con estrema intelligenza ed originalità. Chi ha amato "Anonymous" può acquistare questo cd ad occhi chiusi, questo è poco ma sicuro.
Oppure M'Era Luna.