Introduzione Il Bite the Bit Festival è stato un appuntamento memorabile per chi lo ha vissuto. Un festival di due giorni dedicato alla sola EBM in varie sue forme è un evento non raro ma unico in Italia ed esserne stato parte è stato un grande onore per me. Il Revolver Club si è dimostrato essere una location accogliente, adeguata e ben funzionante. L'acustica era molto buona e tutti i servizi (bar, bagni, zone relax ecc...) hanno funzionato bene, aiutati anche dal fatto che effettivamente è venuta meno gente rispetto a quanto ci si aspettasse. A conti fatti, comprando il biglietto in prevendita, con 20 euro si aveva accesso a due giorni di festival con un totale di 9 live e 10 dj sets. Più economico di così non si poteva fare, veramente. Inutile stare qui a recriminare sulle solite cose: ci siamo impegnati, si è lavorato sodo ed almeno in parte i risultati sono arrivati. Sì perché nonostante appunto il festival abbia deluso in parte sotto l'aspetto dei numeri di pubblico, l'evento è fondamentalmente piaciuto a tutti. L'atmosfera tra il pubblico, le bands e lo staff è stata rilassata ed amichevole e sembrava davvero di essere ad un evento all'estero... ma per una volta, è stato fatto in Italia. Grazie quindi a chi (Elektro Kommando, Sepolcro Zero, Revolver Club e tuto lo staff) si è impegnato ad organizzare un avvenimento che resterà nelle memorie di chi c'è stato. (Luca Anselmi)
Venerdì 27 Maggio: Bite the Bit Warm Up
Head-Less Facebook Page L'ingrato compito di aprire il festival tocca agli Head-Less. Pressoché sconosciuti in Italia, si esibiscono in un contesto ancora abbastanza freddino ma tutto sommato curioso di assistere al loro concerto. Nel complesso offrono un buono spettacolo ma sicuramente non verranno particolarmente ricordati come il momento di punta del festival. (Luca Anselmi) Avendoli visti lo scorso anno a Roma (e non essendo un gruppo che seguo particolarmente), li ho un pò snobbati. EBM onesta e monolitica, ma un pò statica (complice una voce troppo piatta), che dopo 3-4 pezzi comincia ad annoiare. Infatti dopo 3-4 pezzi sono finito al bar. (Paolo Chemnitz)
Colony 5 Facebook Page Non li avevo mai visti prima e devo dire che erano una delle bands che più volevo vedere in tutto il Bite the Bit. Ascoltandoli da molti anni ed apprezzandoli molto, temevo di restare deluso così come spesso capita quando ci sono alte aspettative o si idealizza un concerto di una band mai vista prima. Al contrario i Colony 5 mi hanno emozionato e fatto ballare e cantare per tutto il tempo del loro live! Gran delirio su "Plastic World", "Accelerate" e "Liquid Love" ma tutto lo show si è mantenuto a livelli alti. Peccato solo per l'esclusione di alcuni brani storici ("Black" su tutte), sebbene questo sia solo un piccolo neo in una performance di valore! (Luca Anselmi) Che emozione! E non mi aspettavo una performance del genere, impeccabile anche dal punto di vista vocale. Da brividi le varie "Accelerate", "Get Off My Back", "Plastic World" e così via, se avessero suonato pure "Black" sarebbe stato un live perfetto. Uno dei concerti che ricorderò più volentieri. (Paolo Chemnitz)
Sabato 28 Maggio: Bite the Bit Festival
Halo Effect Facebook Page Ottimi Halo Effect, come al solito. Nonostante l'orario difficile, possono contare su una serie di fedelissimi che ancora prima dell'ora di cena sono già sotto al palco per cantare e ballare i loro brani. Il loro live è molto buono sotto ogni aspetto ed è bello non solo da sentire ma anche da vedere. La doppia "chiusura" di concerto con "Hammer the Gear" più la cover di "Radioactivity" dei Kraftwerk completa un'esibizione breve ma intensa. (Luca Anselmi) Bravi, come sempre. Poco tempo a disposizione, ma setlist essenziale con l'ottima cover di "Radioactivity" dei Kraftwerk a chiudere il concerto. Una delle migliori band italiane per quanto concerne il fattore live. (Paolo Chemnitz) Videos: Radioactivity (Kraftwerk cover)
Escalator Facebook Page La sorpresa del festival, per quanto mi riguarda. Su disco non mi dispiacciono ma nemmeno mi entusiasmano, quindi contavo di vedermi il loro concerto con una certa curiosità ma senza particolari entusiasmi. Ed invece mi hanno entusiasmato, eccome! Una presenza scenica veramente EBM con il cantante completamente vestito in pelle (mi chiedo come abbia fatto a non morire di caldo!) ed il "batterista" con pantaloncini da pugile e torso (muscolosissimo!) nudo. Che energia! (Luca Anselmi) Look assurdo per il duo ungherese: il cantante tutto in pelle stile Village People, il percussionista in tenuta da pugile. Ma che live! Suggestioni continue con rimandi a Front Line Assembly, Clock DVA, Skinny Puppy e così via. "Rew Stop Play" e "Biological Countdown" da orgasmo, in poche parole la sorpresa del BTB festival! (Paolo Chemnitz) Videos: Deeply Buried Psychosis
Autodafeh Facebook Page Gli Autodafeh erano una delle bands dell'ondata di "nuova" old school che più mi hanno coinvolto, in particolare con il loro eccellente debutto. In seguito però, per quanto sia apprezzabile l'intenzione di rinnovarsi, hanno preso una strada che per quanto possa essere di qualità, mi coinvolge molto meno, soprattutto in sede di concerto. E sarà forse perché ne sono consapevoli, che hanno deciso di esordire con la storica "Fuel of Fire", per poi lanciarsi in brani più recenti e ripescare altre cose più vecchie come "No Names", l'eccellente "Souls of Destruction" e concludere con "Stompers", un vero e proprio inno. Bravi sicuramente, però tutti questi brani mid-tempo hanno spezzato un po' troppo il ritmo. (Luca Anselmi) Partono in quarta con "Fuel Of Fire" (con la loro fedelissima bionda al seguito Anki che balla sul palco!), poi il concerto si assesta prevalentemente su brani mid-tempo, meno energia e più ricerca sonora. Discreti, ma non li ho seguiti con attenzione come in passato. (Paolo Chemnitz)
Spetsnaz Facebook Page Grandissimi Spetsnaz, con loro ho goduto seriamente. I nuovi brani presentati non si discostano molto da quanto sentito sull'ultimo album e ben si inseriscono insieme alle canzoni più datate. Completamente inaspettato il ripescaggio di "Plaything", mentre sostanzialmente tutti i loro classici sono stati suonati con un efficiente mix di aggressività ed ironia e ben alternando brani veloci ad altri più lenti. (Luca Anselmi) Un live che è stato un diesel. Prima parte con troppi brani nuovi (ben quattro!) alternati a cose più vecchie, poi un grande rush finale con "On The Edge", "That Perfect Body" (con un fan francese salito sul palco che ha fatto flessioni per 3 minuti!) ed "Hardcore Hooligans". Ad ogni modo, adrenalina allo stato puro, come al solito. (Paolo Chemnitz) Videos: Allegiance / New SongNothing but Black / Plaything / To the Core
Noisuf-X Facebook Page I Noisuf-X erano in parte una voce fuori dal coro nella lineup del BTB ma non per questo hanno stonato. Hanno svolto una performance professionale, ben curata e con un impatto notevolissimo sul pubblico. Tra parentesi moltissima gente è venuta solo per loro. Che sia un bene o un male non sta a me dirlo, l'importante è che anche il più giovane dei cyberkids abbia presenziato e si sia goduto un festival come questo e magari abbia conosciuto sonorità più "datate" riuscendo lo stesso ad apprezzarle! (Luca Anselmi) Non un banale live techno/industrial con un semplice laptop, ma percussioni, synth (suonati) ed un look bianco, freddo, ben studiato, che risaltava nel buio della sala illuminata praticamente solo dai glowsticks del pubblico più cyber. Come previsto un concerto che ha spaccato letteralmente, con i classiconi "Hit Me Hard", "Orgasm" e "Deutschland Braucht Bewegung" a farla da padrona. (Paolo Chemnitz) Videos: Aggrophil
Leæther Strip Facebook Page Il mitico Claus Larsen ha dimostrato di essere uno dei legittimi padri dell'electro-industrial. "Adrenaline Rush" mi ha fatto venire la pelle d'oca, ma bene pure "Evil Speaks", "Japanese Bodies" e a sorpresa "Desert Storm" (che appartiene al repertorio del side-project Klutae). Finale adorabile con la cover di "Sex Dwarf". Unico appunto: il suo compagno che suonicchiava (?) un synth in un angoletto del palco... a me faceva solo tenerezza. (Paolo Chemnitz)
Project Pitchfork Facebook Page Gli anni passano e forse Peter Spilles non è più un mattatore come una volta (la voce, rispetto all'ultima volta che li ho visti dal vivo, è un pò calata), ma il concerto è stato assolutamente buono, complice una band affiatata ed una setlist che ha pescato delle bombe come "Alpha Omega", "Conjure", "Timekiller", "Steelrose", per non parlare della recente "The Dividing Line", dall'ultimo album. Niente "Requiem" però, peccato! La degna conclusione di un festival che a livello qualitativo, ci ha regalato davvero grandi concerti. (Paolo Chemnitz) Videos: Carrion / God Wrote / Conjure
...e volevo aggiungere, a quanto detto sopra da Luca, che davvero, nonostante meno presenze rispetto al previsto, di continuo ho trovato riscontri entusiastici del festival, a livello sia musicale che organizzativo! Con un paio di casi di persone che senza sapere cosa accadrà in futuro, mi hanno detto: "io l'anno prossimo ci torno!". Bellissimo tutto.
Personalmente posso dire che sia stato un buon Festival,ben bilanciato con l'unico rammarico la poca gente,ma quella che c'era si è divertita. Ho scoperto gli Escalator(davvero un grandissimo live),ho rivisto la conferma degli Halo Effect(cresce a ogni concerto) e sono di parte su Colony 5 e Project Pitchfork.2 ottimi concerti,entrambi pienissimi di emozioni.Di queste 2 band segnalo "Plastic World","My World","Liquid Love","Alpha & Omega",Timekiller","Conjure",Souls",brani che hanno davvero fatto "disastri" e personalmente mi hanno devastato. Non male Noisuf-X,anche se dopo 5 brani mi stavo leggermente annoiando.Ottimi gli Spetsnaz(finalmente li ho visti!!) con un concerto in crescendo.Bene gli Autodafeh,anche se dopo averli visti con i Front 242 ho visto un leggero calo.Leather Strip,nonostante non mi faccia impazzire,mi ha divertito e soprattutto mi ha fatto dimenticare il pessimo live del 2009 all'Amphi.Unica delusione gli Head-less,gruppo che sinceramente non mi ha trasmesso nulla se non la noia. Mi auguro ci possa essere una seconda edizione,anche perchè si è respirata realmente un'aria di Festival Europeo,ma soprattutto fra artisti e pubblico NON c'era differenza(basti pensare a Claus rimasto tutto il tempo nello stand del merchandising,perchè "voleva conoscere i fan"..ammirevole!!)
Hello Markus, please don't be offended since this is just Paolo's (and my) opinion. We of course have appreciated the fact that you're played there for free, I've also played a couple of your tracks during my dj sets and posted your new video on this forum, for example. No need to say "we're sorry"
BTW, here are a few videos about the festival! Thank you Molette38!
