CD 1:
01. The Mouth
02. Voran
03. Keen Girl (clean version)
04. Shout It Out
05. Startime
06. Ruff Fuxxx
07. Tanzrichtung Vorwärts
08. Sunrise
09. World 6000
10. She Says It Feels Good
11. Raise
12. It Sounds Like
CD 2:
01. Keen Girl (Original Version)
02. Crack My Nuts
03. Shout It Out (Psyca Mix)
04. World 6000 (Remixed by Enter And Fall)
05. Folsom Prison Blues
06. World 6000 (Psycho Machinery Remix)
07. FAM
08. Voran (Der Teufel im Spiegel Mix by Boole)
09. I Say Go (Human 2.0 Dance House Mix)
10. World 6000 (Amnistia Mod1fication)
11. Boy Toy
Link:
www.accessorymusic.de/Strano destino quello degli Accessory: nel 2003 uscì il loro album migliore, il monolitico "Titan", pura EBM sporcata da influenze industrial (e ricordo pure il loro concerto di spalla agli Hocico a Roma poco tempo prima), ma proprio in quel periodo la gente ballava ed ascoltava altro, dal futurepop all'harsh, fino a cose più pesanti che da lì a poco avrebbero lanciato i vari Combichrist e simili. Infatti negli anni successivi il duo della ex-DDR finì nel dimenticatoio, complici un paio di dischi tutt'altro che esaltanti come "Forever & Beyond" e l'ultimo "More Than Machinery".
C'era bisogno di una svolta ed una svolta è arrivata: il sound è decisamente cambiato visto che con "Underbeat" la componente electro ha preso il sopravvento sposandosi con un songwriting malizioso e meno 'impegnato', a cominciare dai testi. Se con "Voran" ci si riallaccia al sound più di matrice EBM, basta ascoltare "Shout It Out" (il videoclip però fa il paio con quelli di Shakira, davvero banale), l'ottima "Ruff Fuxxx" e l'avvolgente e groovy "She Says It Feels Good" per rendersi conto di quanto gli Accessory vogliano far ballare e divertire, soprattutto. Sexy Body Music? Anche, visto che Dirk Steyer alterna la sua voce ad una femminile (sicuramente creata in studio) che lascia immaginare un party selvaggio sullo sfondo, tra alcool a fiumi e donnine svestite.
Però non bisogna fermarsi qui, perchè il disco è molto vario: "Startime" è oscura, una sorta di intermezzo baciato dall'uso del vocoder, grande pezzo, mentre con "Tanzrichtung Vorwärts" rientra in gioco la componente EBM, ma con un'attitudine fresca e moderna, che taglia i ponti con il passato dei nostri; curioso il testo della song, che cita Faderhead, Combichrist ed Hocico in modo scherzoso (nel booklet del cd è specificato che queste tre band sono molto amate dagli Accessory).
Ovviamente non poteva mancare il dischetto allegato con tanta altra carne al fuoco, ma qui il livello è un pò altalenante tranne due-tre pezzi molto interessanti, soprattutto la nevrotica conclusiva "Boy Toy", la versione aggiornata della storica hit "I Say Go" e le sperimentazioni techno/electro di "FAM". Il resto è puro contorno, remix degli Amnistia incluso. Ma quello che resta sul piatto è comunque un lavoro positivo, che rilancia definitivamente un progetto che doveva cambiare per forza di cose: gli Accessory perderanno qualche vecchio fan ma ne acquisteranno parecchi nuovi, soprattutto tra il pubblico più 'easy' che preferisce far casino nei club. Se questo è un bene o un male non sta a me dirlo, ma questo "Underbeat" è oggettivamente un album valido. Dategli un ascolto.