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[21-22/07/2012] VIII. Amphi Festival 2012 @ Tanzbrunnen - Köln (D)

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Timekiller
view post Posted on 24/7/2012, 12:20     +2   +1   -1




VIII. Amphi Festival 2012 @ Tanzbrunnen - Köln (D)
www.amphi-festival.de

promo2012fullt

Festival Report by Gianluca Timekiller

Festival Setlist on Setlist.fm



Introduzione
Secondo Amphi Festival per il sottoscritto, a distanza di 4 anni. Tornare a Colonia dopo esser stato al Wave Gotik Treffen non fa lo stesso effetto di un tempo, dato che quest’ultimo ha riscritto completamente la mia concezione di festival. C’è da dire che l’Amphi rimane comunque una kermesse all’altezza delle aspettative ed è incapace di lasciare insoddisfatti, soprattutto quest’anno in cui la mole di concerti potenzialmente interessanti lascia ben poco spazio alle situazioni tipiche da festival, siano esse l’incontro con gli amici sparsi in giro per il mondo, lo shopping, il mangiare, o qualsiasi altra attività.

DAY 0: Venerdì 19 Luglio

Agonoize @ Essigfrabik, Koln
www.facebook.com/pages/AGONOIZE/275733936009
La sera prima dell’inizio del Festival decidiamo di inaugurare il nostro arrivo a Colonia con una capatina all’Essigfabrik, locale a sud del centro situato sulla sponda est del fiume. Qui (a mia insaputa) si esibiranno gli Agonoize. Un membro in meno rispetto alla solita formazione a tre, ma il concerto è più che dignitoso, con una buona ora e mezza di suonato. I due nuovi pezzi (Wahre Liebe e Dafur) coinvolgono il pubblico in delirio. Il locale purtroppo non è climatizzato al meglio e l’atmosfera al suo interno diventa insopportabile. Mi risparmio qualche pezzo per uscire a prendere una boccata d’aria, avendo tral’altro visto gli Agonoize ben 4 volte negli ultimi due anni (vedo più loro di mia nonna!). Concerto comunque divertente e privo di pecche, ma ammetto che la playlist troppo pomposa a tratti può annoiare, in fondo le canzoni non è che siano molto diverse tra loro. Da segnalare tra le loro nuove trovate da palco (oltre al sangue finto, lo sperma finto, il volo, le crocifissioni di giovani ragazze prosperose, i cadaveri di plastica) l’esibizione del cantante che esegue I Against me mentre è intento a smerigliare una lastra di ferro legata alla sua gamba, con tanto di scintille che schizzano ovunque, comprese le parti basse di quest’ultimo.


DAY 1: Sabato 20 Luglio
Il mio primo giorno di Amphi festival si svolge totalmente nella Staatenhaus, dalla quale uscirò solo a notte fonda.

Tyske Ludder (Staatenhaus: 13.25-14.05)
www.facebook.com/tyskeludder
Si esibiscono subito dopo gli Eisenfunk, gruppo che ho (volutamente) perso. Bella esibizione, scaletta selezionata tra i pezzi più ballabili. Per tutto il concerto inneggiano alla Old School EBM, anche se il loro stile nella maggior parte dei casi non richiama affatto tali sonorità. Il pubblico è piuttosto coinvolto e tutto fila liscio. Un buon concerto in fin dei conti.

[X]-Rx (Staatenhaus: 14.20-15.00)
www.facebook.com/XRxmusic
In studio non li amo, non ne faccio mistero. Dal vivo però, complice anche la scelta di cantare live ogni singolo pezzo, ci sanno fare. Sul palco si agitano come degli schizofrenici ma il pubblico apprezza e si fanno ballare più che volentieri. Ammetto di averli goduti più di quanto sperassi. Nota comica del festival che penso rimarrà nella storia: Durante l’esecuzione di push it! i visual sul palco vengono sostituiti dall’agghiacciante scritta LOW BATTERY, SYSTEM SHUT DOWN IN 60 SECOND. E’ il mac degli X-RX che oltre a trasmettere le basi musicali si occupa anche dei Visual. Loro continuano imperterriti sino a quando tutto si interrompe allo scadere del countdown. Grosse risate tra il pubblico e la band, che rimedia al volo un caricabatterie e dopo la riaccensione del dispositivo continua il concerto senza troppi intoppi.

Seabound (Staatenhaus: 15.15-16.00)
www.facebook.com/pages/Seabound/51899974997
Prima volta che assisto a un loro concerto: purtroppo l’età del cantante si fa sentire. Nonostante un’esibizione dignitosa, sui pezzi un po più movimentati (quei pochi che hanno nel loro repertorio) come Poisonous Friend, Scorch the Ground e la chiususa con Hooked il fiato comincia a mancare e l’esibizione ne risente moltissimo. Peccato.

Assemblage 23 (Staatenhaus: 16.20-17.05)
www.facebook.com/pages/Official-Assemblage-23/138651156153800
Sul palco ci sono due musicisti per un totale di 3 tonnellate, ne varrà anche la pena? SI, decisamente. Complice anche, come scoprirò dopo, il fatto che il cantante ha perso qualche chilo (posso solo immaginare prima come fosse) la voce è pulita e nonostante eviti a priori di muoversi sul palco ogni canzone è eseguita alla perfezione. Document e Naked fomentano non poco il pubblico sottostante. Chiudono con the Noise inside my head, dall’album Bruise.
Mancano all’appello molti grandi classici purtroppo ma il tempo è poco e c’è un nuovo disco da promuovere e io spero di tornare presto a godere di questa “grande” band che gli USA ci hanno regalato.

[:SITD:] (Staatenhaus: 17.20-18.10)
www.facebook.com/SITDofficial
Quando si tratta di loro non riesco ad essere obiettivo e nonostante i loro rinomati problemi vocali (più quelli del vocalyst che del sicuramente più dotato tastierista) i Sitd mi piacciono molto e ci tengo a sottolinearlo.
Il concerto parte con Code:red, prosegue con Lebensborn, Pericular (Richtfest 2) per poi lasciare spazio al tastierista che si esibisce con la stupenda Sonic Barrier e con una cover per me inedita di Papillon degli Editors. Il vocalist rientra per concludere il concerto con Laughingstock, Richtfest, Rot v2 introdotta dal cantato del tastierista che esegue il ritornello in versione "soft" per poi lasciare spazio al ritmo martellante a cui siamo abituati; chiudono con Snuff Machinery, cantata a gran voce dal pubblico in sala.

Apoptygma Berzerk (Staatenhaus: 21.15-22.35)
www.facebook.com/ApoptygmaBerzerk
Mi prendo una meritata pausa durante Haujoob e Nachtmahr, per tornare a vedere gli Apoptygma Berzerk. Sono passati dieci anni dall’ultima volta che li ho visti dal vivo e ammetto di aver odiato con tutto me stesso il cambio di direzione a band pseudo rock, ma non essendoci niente di meglio…
Non avrei mai immaginato a cosa andavo incontro: quello che si svolge davanti ai miei occhi mi riporta alla giovinezza. Il concerto si apre con Love Never Dies, a cui subito dopo il primo ritornello si aggiunge il ritmo di Non Stop Violence, tagliata però prima del coro finale. Parte quindi una Kathy’s Song con base originale inalterata, che viene cantata esattamente come succedeva al tempo del tour di Welcome to Earth, album che viene eseguito quasi per intero durante la performance. In this together è l’unico richiamo agli Apoptygma contemporanei, mentre a rappresentare Harmonizer cè Until the End of the World, accompagnata da chitarre pesanti che però non stonano nel complesso. Alla fine dell’esibizione, Stephan chiede di essere lasciato solo sul palco e rimane in silenzio per qualche minuto, poi l’attacco di Bitch risuona dal passato. Brivido puro e qualche lacrimuccia a concludere questa stupenda esibizione.


DAY 2: Domenica 21 Luglio
Il giorno prima è stato decisamente massacrante, ma il secondo si preannuncia non da meno.
Arrivo sotto il palco all’aperto, dove resterò per gran parte della giornata, sul quale si stanno esibendo i Lords of Lost. Non conosco la band, che si presenta un po come una brutta copia dei Moonspell in panni death metal. Carini mentre si mangia un wurstel, ragazzine a malapena diciottenni in delirio, nulla di più.

Solar Fake (Mainstage: 12.50-13.30)
www.facebook.com/SolarFake
Sono loro ad aprire veramente le danze in questo assolato secondo giorno. La voce pulitissima del cantante rende il concerto forse una delle migliori esibizioni del festival, nonostante il suo elargire sorrisi a trentadue denti verso il pubblico e il suo sistemarsi continuamente i capelli faccia spesso sorridere. Il loro secondo album Frontiers viene eseguito quasi per intero, unica gravissima mancanza Pains goes by, forse il picco massimo dell’album. Un live comunque eccelso e privo di pecche, ma alla fine del quale necessito di una scarica di adrenalina, che arriva esattamente venti minuti dopo.

Aesthetic Perfection (Mainstage: 13.50-14.30)
www.facebook.com/aestheticperfection
Esibizione leggermente sotto tono rispetto a quella del WGT 2012, ma comunque lodevole. E’ anche vero che questi ultimi sono tuttora in tour con i Combichrist, quindi la stanchezza ci può stare. Sul palco comunque cercando di dare il millexmille e coinvolgono alla grande. Un plauso al batterista “metronomo umano” che non perde neanche una battuta e regala ad ogni pezzo una potenza impensabile su disco. Si apre il concerto come da abitudine con All beauty Destroyed per poi dare spazio a tutte le loro hits dall’ultimo album (grande esclusa Living the wasted Life). Si conclude il concerto con The Ones, Great Depression e Spit it Out (accompagnata da una quantità imbarazzante di sputi veri dei musicisti). Daniel Graves conferma nuovamente la sua creatura come il gruppo rivelazione degli ultimi anni.

Stahlzeit (Mainstage: 14.55-15.45)
www.facebook.com/pages/STAHLZEIT-die-RAMMSTEIN-TRIBUTE-SHOW/120111288019121
Chi? Ah, si, il gruppo cover dei Rammstein. Non capisco proprio cosa ci azzecchino in un Festival del genere. Potevano trovare qualsiasi sostituto dopo l’annuncio del ritiro dei Front 242, ma tant’è… Belle le fiamme, brutti loro, passiamo al prossimo.

Blutengel (Mainstage: 18.55-20.05)
www.facebook.com/pages/Blutengel/119509934732338
Visti da molto lontano, ma purtroppo il concerto si sente e vede ugualmente più che bene. Grande esibizione sul palco di pacchianate vampiresche e sangue finto che il palco del Tanzbrunner all’aperto riesce a malapena a contenere. Più una sfilata di moda che un concerto (data anche l’assenza di qualsivoglia strumento suonato), sul maxi-schermo il leader del gruppo Chris Pohl appare fotografato di volta in volta con vestiti diversi mentre di fronte ad esso c’è lui in carne ed ossa con diverse vampirone gothic che si strusciano. Uccideteli.

Combichrist (Staatenhaus: 20.00-21.10)
www.facebook.com/combichrist
Si torna al chiuso. L’unico modo per arrivare in prima fila ai Project Pitchfork è affrontare il loro live. Nonostante però la delusione al WGT 2012, questa volta i Combichrist si esibiscono in una prova più che decente. Sul palco come sempre gran casino: Andy entra in scena con un costume da orsacchiotto e palloncini a forma di unicorno volano per tutto lo stage. Le canzoni fortunatamente non deludono e a parte qualche problema tecnico (dato anche dalle botte e i calci che gli strumenti prendono in continuazione, insomma: SE LA CERCANO) tutto si svolge in maniera divertente e piuttosto piacevole nonostante il caos regni sovrano.

Project Pitchfork (Staatenhaus: 21.40-23.00)
www.facebook.com/pages/Project-Pitchfork-Official/65663206412
Definirli superbi è poco e il pubblico del festival è tutto per loro. La sala è stracolma all’inverosimile e in prima fila solo la presenza del gruppo (e la transenna) riesce a rendere sopportabile il marasma.
Il concerto si apre con Continuum per poi dare spazio a Run for a Cover e a Timekiller (preceduta da un ringraziamento caldissimo agli And One). Da sottolineare il fatto che per la prima volta in un live vedo Peter che parla e scherza con il pubblico.
Come da tradizione dei Pitchfork degli ultimi anni i pezzi vengono eseguiti in maniera molto più dura rispetto alla controparte su disco. Si prosegue dunque con Lament, Endless Infinity, Freeze in Silence, The dividing Line, Steelrose, Conjure, Existence e Fire and Ice, dopo la quale i Pitchfork si concedono una meritata pausa di qualche minuto per terminare il loro concerto con la straziante Souls. Signori incontrastati del Festival, mettono la parola fine a questa splendida edizione dell’Amphi 2012.



Edited by Timekiller - 25/7/2012, 12:21
 
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satura1981
view post Posted on 25/7/2012, 11:27     +1   -1




Molte band, soprattutto il secondo giorno, le ho viste anch'io, infatti rispetto alla tua recensione, non sono d'accordo su Solar Fake e Blutengel.
I primi mi hanno deluso: un concerto "moscio", dove il solo Sven tenta di animare un po' il palco e inoltre 40 minuti mi sono sembrati eccessivi.
Sui Blutengel, nulla da dire: fanno quello da anni e lo fanno anche abbastanza bene. La prova è stata convincente, quasi più del previsto.
Sorpreso dai Lord of the Lost, soprattutto per la voce del cantante.. Confermo la bellissima esibizione di Aesthetic Perfection.
 
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Timekiller
view post Posted on 25/7/2012, 15:30     +1   -1




Ammetto di essere di parte sui Solar Fake dato che sul disco mi piacciono veramente tanto, quindi apprezzandone i pezzi può darsi che ne abbia goduto di più a vederli dal vivo. Sui Blutengel non ce la faccio proprio: i pezzi sono davvero tutti uguali, i testi ridicoli e il loro essere pacchiani a livelli sproporzionati non aggiunge nulla all'interpretazione e non strappa nemmeno un sorriso. Potrei fare lo stesso discorso per gli Agonoize volendo, ma come ho già detto in altra sede qui sul forum si tratta della stessa tecnica di entertaiment che a seconda di come viene sfruttata ottiene risultati diametralmente opposti.
 
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satura1981
view post Posted on 25/7/2012, 15:57     +1   -1




Sono di parte anch'io sui Solar Fake, ma ho cercato e cercherò di essere obiettivo nel live report: troppa staticità e alcuni problemi in fase live.
Adoro l'intero disco, ma il live deve essere una delle parti più importanti per la band e in questo i Blutengel (nonostante pacchianate, per carità) lo fanno molto bene.
Sui testi dei Blutengel, nulla da dire :D
 
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3 replies since 24/7/2012, 12:20   449 views
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