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drexciya | Posted: 11/6/2005, 14:06 Alla fine m'è piaciuto meno di quanto pensassi, rilegggo ora quel che scrive Psychosis e mi ritrovo, forse che a me cnerte influenze coinvolgono meno. Gusti diversi ma abbiamo centrato il medesimo obiettivo, come dalle note che seguono, buttate di getto ascoltando ogni singola traccia. - Still island: conduce pericolosamente i primi pensieri verso territori progressivi, i medesimi dove FSOL e Orbital han perso la parte migliore di sé. - Road to nowhere: parte come un Tobin in versione downtempo e ci rimarrà fino alla fine. - Nosferatu: rappa oscuro, è una traccia buia che si attacca al collo, dove alla catena d’oro sostituisce un cappio. - The Beginning: le pastoie progressive non arenano Krush in una palude, salvato da un basso che vi rotola dentro e lo proietta con una …. - Transition: di archi verso.. - Stormy cloud: un piano bar, vagamente noir, due numeri civici più in là della sede Ninja. - Univearth: è sempre più vicino a quelle visioni etniche di FSOL ma di un tribale cotto a puntino. - Decks – Athron: prova a spezzare le ritmiche e le graffia di continuo. - Kill switch: sospende il rap su buone atmosfere. - Pretense: pare un intermezzo ritmico. - Slit of cloud: canto Almamegretta mediorientale, sax impazzito. - Passage: passa e conduce verso… - Beyond raging waves: ..verso oriente, confermando che il suo viaggio visita luoghi e continenti vari ma sempre ben lontani dalla nostra tradizione. - Distant voices: se ama questi suoni aperti, vagamente new age e che sbrodolano un po’, si troverà sicuramente a suo agio con un Korg M1. - Song 2: chiude con la tranquillità di chi torna a casa, dopo un bourbon e un poker senza vincitori né vinti, in un quartiere multietnico però non piove… ecco, manca questa atmosfera che l’avrebbe reso un po’ più Blade Runner. 7 se si vuole ampliare l’ascolto al di fuori dell’Occidente, 6 e 1\2 per tutti gli altri. |
MentalSiege | Posted: 30/5/2005, 19:58 mi ha ricordato un po' gli US3 in versione più elettronica, ottimo! |
PSYCHOSIS | Posted: 30/5/2005, 09:16 DJ Krush - Jaku (Columbia Records) Tracklist 01. Still Island 02. Road to Nowhere 03. Nosferatu 04. The Beginning 05. Transition 06. Stormy Cloud 07. Univearth 08. Decks-athron 09. Kill Switch 10. Pretense 11. Slit of Cloud 12. Passage 13. Beyond Raging Waves 14. Distant Voices 15. Song 2 Release Date 6th July 2004 Links Artist: Website | Facebook Label: Website | Facebook Segnalo l'ultimo di DJ KRUSH, il recente "Jaku" come uno dei suoi migliori dischi dai tempi d'oro su Mo'Wax con i vari "Strictly turntablized", "Meiso" ecc. L'artista giapponese si conferma uno dei migliori interpreti del trip-hop della sua generazione, sfornando un disco che come ispirazione e creatività è da paragonarsi alla sua produzione maggiore di dieci anni fa. "Jaku" non è solo trip-hop , stavolta DJ Krush si avvale massicciamente di musicisti giapponesi che con strumenti caratteristici del paese del sol levante danno un ottimo contributo all'album assemblato perfettamente dal nostro, non risultando affatto pesante. L'atmosfera è come sempre scura, c'è sempre stata una sorta di inquietudine da strada notturna nell'opera di DJ Krush, però il disco scorre via rilassante, tra momenti più sperimentali, hip-hop, etnica, percussioni sinuose e momenti di free jazz pianistici inseriti perfettamente fra i beats e bla bla Sarà sicuramente spesso in rotazione nei miei momenti notturni estivi.. www.mmjp.or.jp/sus/krush |