Tracklist CD1:
01. Rhythm Machine
02. The Factory incident
03. Shrapnel
04. Atrapado
05. Predator [ feat. Sascha of KMFDM ]
06. Triggerfinger
07. BoomTscheekah
08. Natural born filler [ hellbound ]
09. Hasta luego
10. Slaves Of Machines
11. Does Not Fuck Around
12. State of destruction
13. Das Oontz
14. Mambo Nr. 808
15. Blues’n’tubes
Tracklist CD2:
01. Love Your Neighbor [ KMFDM remix ]
02. The Factory Incident [ Voicians Remix ]
03. Does Not Fuck Around [ Imperative Reaction remix by Ted Phelps ]
04. Rhythm Machine [ Back to B@s6xxx remix by KC Killjoy ]
05. Atrapado [ Glitchdroid remix by JD TUCKER/Grendel ]
06. Shrapnel [ Massiv in Mench remix ]
07. Triggerfinger [ Triggered mix by XP8 ]
08. The Factory Incident [ Drone Mix by Tyler Drone ]
09. Atrapado [ Dead Musician MCC remix by anthony black ]
10. Shrapnel [ Spektralized Mazzivly Pazziv mix by Richard Bjoerklund ]
11. Triggerfinger [ Detroit Diesel Remix ]
12. The Factory Incident [ iVardensphere remix by Scott Fox ]
13. Shrapnel [ RBN Mood Music Mix ]
14. The Factory Incident [ Kant Kino 48hrs Remix ]
15. Predator [ The Villain Avian Symphony Mix by Denyss McKnight ]
16. Does Not Fuck Around [ Serious Bizniz Remix by Virtual Terrorist ]
Link:
www.myspace.com/komorkommandoOrmai attivo su tantissimi fronti (ultimo dei quali il progetto industrial metal Melt), l'ex colonna degli Icon Of Coil Sebastian Komor finalmente ci regala il debut album di Komor Kommando, il suo progetto più apprezzato, anche se fino ad oggi avevamo avuto modo di ascoltare solo un EP (molto valido) ed una manciata di buoni remix realizzati per altri gruppi. Seb si dimostra un compositore eclettico, che ama variare, qualità che rende questo "Oil, Steel & Rhythm" un prodotto non soltanto indirizzato al dancefloor e agli amanti della cassa dritta a tutti i costi, anzi...
"Rhythm Machine" apre le danze nel migliore dei modi: è sporco industrial da club, non eccessivamente tirato ma tremendamente coinvolgente, grazie anche alla virata technoide del finale. "The Factory Incident" è oscura, distorta, quasi una pausa per rifiatare in vista della successiva "Shrapnel", il primo grande martello dell'album che sicuramente sentiremo presto nei locali alternativi. Ottima anche "Atrapado", breakkata, nevrotica e piena di energia, prima della svolta contaminata di "Predator", complice il buon Sascha Konietzko dei KMFDM ospite per l'occasione (buonissima song anche questa). Se "Triggenfinger" (ed anche "Das Oontz") la conosciamo già tutti, bisogna assolutamente spendere qualche parola su "Hasta Luego", una sorta di cover/tributo che il nostro musicista norvegese (trasferitosi da tempo in Canada) ha voluto dedicare al grande Ennio Morricone: fa effetto ascoltare la colonna sonora di "Per Qualche Dollaro In Più" rivisitata in chiave elettronica, una scelta coraggiosa che farà storcere il naso a qualcuno ma che piace proprio per l'eccessiva audacia della proposta: di certo, da amare o da odiare. Risultano interessanti anche brani come "BoomTscheekah", "Natural Born Filler", la più rumorosa "Slaves Of Machines" e la notturna "Blues'n'Tubes", mentre possiamo considerare appena sufficienti le altre tracks che fino ad ora non ho menzionato.
Discorso a parte merita il bonus-cd presente nella limited edition, finalmente non il solito lavoro pieno zeppo di remix riempitivi, ma un'opera che vi sorprenderà per un livello qualitativo medio-alto: ottime le rivisitazioni di iVardensphere (criptici e meccanici come sempre), Imperative Reaction, KMFDM (un vero remix in chiave industrial metal, quello vero!), XP8, Revolution By Night e Kant Kino, mentre per il fomento generale ci penseranno i remakes di Detroit Diesel (pompatissimo!) e quello di JD Tucker/Grendel (cafone quanto basta per incendiare ogni dancefloor che si rispetti). Se devo essere sincero, non mi sarei mai aspettato un lavoro di tale caratura, invece KK credo che abbia dato davvero il meglio per preparare questo album, che insieme a quello dei Covenant apre il nuovo anno nel migliore dei modi. Cominciamo alla grande.