Tracklist:
01. Stärker als du Meinst
02. Beim ersten Mal tat`s nicht weh
03. Ich Schwitze
04. Meine Seele voller Lust
05. Wenn es euch nicht passt dann lasst
06. Immer Dümmer
07. Ein Sägefisch
08. An Manchen Tagen
09. Ein Neuer Tanz
10. Häuser Abgebrannt
11. Wir gehen unseren Weg
Link:
www.jaeger90.comwww.facebook.com/pages/J%C3%84GER-90/364952733773Ebbene sì, anche gli Jäger 90 sono finiti su 'Out Of Line', label di certo non proprio orientata su sonorità old-school EBM anche se ad esempio, con risultati discutibili, era accaduto lo stesso un paio di anni fa ai Container 90... speriamo bene insomma!
Oggi il duo tedesco capitanato dal simpatico Thoralf Dietrich (chi se lo scorda il live a Roma del 2008 con la maglietta della nazionale italiana!) torna con questo terzo album, il quinto se includiamo due ottimi lavori autoprodotti nel 2005 e nel 2006.
Gli Jäger 90 sono integralisti: più la musica EBM va in avanti e più loro guardano indietro, partendo come sempre dall'inossidabile lezione dei DAF ma aggiungendo un gusto ancora più analogico che rende paradossalmente il tutto alquanto particolare (sentitevi "Ich Schwitze", per dirne una). Queste sensazioni erano emerse già dal precedente lavoro "Drischne Skasal", che alternava brani più tirati ad altri addirittura sperimentali, ma Thoralf - per chi non lo sapesse - aveva messo su nel 2008 un progetto minimal chiamato Stakkato che era devoto appunto a queste sonorità. Minimalismo analogico esasperato ed Electro Body Music, questa la ricetta di "Fleisch Macht Böse", disco ovviamente indicato esclusivamente ai cultori del genere, che qui potranno ritrovare quegli elementi che circa trenta anni fa hanno dato vita all'EBM teutonica, senza concessioni alla modernità. La voce monotona di Thoralf è un marchio di garanzia ("Meine Seele Voller Lust" è forse l'episodio più legato a quanto detto sopra), anche se il cd concede meno spazio rispetto al passato agli epidosi da 'stomping', quindi se proprio cercate una nuova "Stiefelblitz" o una nuova "Dessau", forse sarete ripagati dall'energia muscolare di "Ein Neuer Tanz" o dalla strana e 'melodica' "Beim Ersten Mal Tat's Nicht Weh", che ad un primo ascolto non mi aveva entusiasmato e che invece è diventata la mia preferita dell'intero album. Interessante anche "An Manchen Tagen", sempre monotona, dall'andamento pesante, ma questi termini devono essere letti in chiave positiva. Si chiude con due song ancora sul filo della sperimentazione analogica, lontani da alte vette qualitative ma da apprezzare perchè rispecchiano una certa coerenza compositiva che a dire il vero credevo potesse essere intaccata proprio dal nuovo contratto con il colosso musicale berlinese.
Sia chiaro, non è il disco che preferisco degli Jäger 90 ("Muskeln & Küsse" resta inarrivabile), ma è pur sempre una delle migliori alternative in un panorama old-school EBM che pecca come sempre di originalità. Thoralf, impercettibilmente, sta facendo compiere al suo progetto un'evoluzione non facile da assimilare ma comunque rispettabilissima, un percorso inverso che un'amante della new wave potrà apprezzare maggiormente di qualche giovanotto cresciuto con Combichrist e simili. Mi pare ovvio.
