Electro_vez |
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| | Un'album magnifico. Più di una conferma. Secondo me qualcosa di piu' di una raccolta di pezzi mai usciti. Un'album vero e proprio, eclettico, che ben racconta chi sono i Klonavenus. Un'altro ottimo biglietto da visita, forse questo il piu' importante, ad oggi. Perchè le tendenze musicali dei Klonavenus, sono qui esplicate nella loro completezza, totalità.
CITAZIONE Ricordo che si tratta di brani scritti e realizzati in un arco di tempo di 4 anni [2005-2009], troverete un pò di tutto: EBM, synthpop ed electro-goth...come sempre d'altronde Qui infatti sta la forza dei Klonavenus. Saper "coprire" molti dei generi/sottogeneri del cosiddetto "electro-dark", o che dir si voglia. E tutto cio' non per piaggeria o per strizzare occhi a tutti, ma perchè la cultura e la preparazione musicale dei due, il loro background, è backround di tutto rispetto, dove anni di musica attiva e ascolti, non sono stati consumati, ma bensi' studiati, amati e fatti propri.
I testi sanno scavare nel profondo dell'animo umano, fare emergere angosce e sentimenti, ma anche parlare del mondo che ci circonda.
Si passa dal ritmo incalzante di This War is mine, Consumer Consumer, alle atmosfere che definirei esotiche di The Borderline, passando per Purification, pezzo ad alto tasso di emotività, fino a perle come Ten moments to regret e The Violence of my dreams, i due pezzi che fanno definitivamente risplendere questo album.
I Remix di TourDeForce (che a mio avviso hanno saputo arricchire la già bella Future Silence) e di Zero AD (non era facile remixare cosi' bene un pezzo come Destroying your unsafe wall) sanno essere pezzi da ballo da 4 del mattino, come piacvolissimi colonne sonore di un pomeriggio in casa.
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